DEEP Salerno, stamattina incontro con i candidati Scocozza e Lambiase

“Federiamoci!” E’ questo l’invito che è arrivato ieri nell’incontro di DEEP al Cinema San Demetrio, lanciato dal professore Alfonso Conte e immediatamente raccolto dai due candidati sindaci presenti, Simona Libera Scocozza e Gianpaolo Lambiase. Una federazione dei gruppi civici in grado di organizzare una efficace opposizione al sistema che governa la città da trenta anni. I due candidati hanno risposto con prontezza alle numerose domande poste dal gruppo e dal pubblico, sulle tante questioni irrisolte della città; dai temi della trasparenza e della partecipazione; al consumo di suolo, all’economia, all’ambiente con una generale condivisione dei punti più rilevanti.  Dopo l’introduzione di Luciana Libero, è intervenuta Margaret Cittadino sulla necessità del Comune di promuovere una sanità di prossimità e la Consulta della salute; così come è stato posto il tema del nuovo ospedale. Su questo punto in particolare Lambiase si è soffermato sulla spesa di 400 milioni che non sarebbe altro che uno dei soliti spot propagandistici del presidente della Regione Vincenzo De Luca. Così Simona Scocozza ha illustrato la battaglia fatta dal gruppo meet up che sostiene la sua candidatura, Attivisti per Salerno, proprio sulla trasparenza e gli istituti di partecipazione. I due candidati sono apparsi molto impegnati a imprimere un cambiamento nella compagine comunale, anche se da DEEP non sono mancate le critiche alla frantumazione delle forze politiche emersa anche in queste elezioni e che certo non rafforza l’ipotesi di un cambiamento. Da Raffaella Di Leo e Felice Bottiglieri sono state poste le questioni di un PUC che continua a consumare suolo pubblico per costruire alloggi sovradimensionati al reale numero di abitanti; del viadotto di Porta Ovest, devastante per l’eco equilibrio cittadino oltre che inutile per la viabilità; così come le questioni delle politiche sociali, delle partecipate e del bilancio. La città che ne è venuta fuori, appare sempre più dominata da alcuni gruppi ristretti di portatori di interessi. Soprattutto sono emerse le difficoltà di una politica schiava dei personalismi, incapace di costruire un modello alternativo più consono alle sfide che pone l’Europa. Con questo incontro DEEP ha concluso il suo percorso “elettorale” avviato nel novembre scorso, cercando di dare un contributo ad un importante ricambio nell’amministrazione comunale. Ma il gruppo resta convinto che sia fondamentale avere una prospettiva di più ampio respiro che vada oltre le elezioni.  Le politiche fin qui attuate non hanno fatto di Salerno quella tanto decantata città europea ma la roccaforte di vecchie politiche meridionali basate sul familismo e sul saccheggio del territorio. I vari indicatori di importanti istituti scientifici nazionali, dimostrano, dati alla mano, che il modello su cui si è retto il consenso di questi trenta anni non ha prodotto sviluppo né occupazione. Si tratta quindi di fare appello alle forze sane per creare un fronte unito in grado di liberare la città dal sistema che la sta divorando. Un impegno su cui DEEP continuerà il proprio percorso. Sono intervenuti Simona Libera Scocozza, Gianpaolo Lambiase, Margaret Cittadino, Felice Bottiglieri, Alfonso Conte, Raffaella di Leo, Fausto Martino, Leonardo Vitola, Alfonso Siano, Davide Gatto.

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